martedì 26 giugno 2007

Il quaderno della Mandragola







Ecco la copertina de "Il quaderno della Mandragola".Un quaderno che ci si passava tra compagni di banco e sul quale ciascuno poteva esprimersi scrivendo o disegnando gli "sfoghi satirici" di un'altra giornata passata sui banchi... praticamente un blog degli anni ottanta. Se qualcuno si ricorda qualcosa...

11 commenti:

  1. Anonimo20:28

    Il quaderno girava soprattutto tra i banchi dell'ultima fila e mi ricordo il sorriso contagioso di Gianni quando , dopo aver percorso tutti i banchi partendo da sinistra , il quaderno giungeva ricolmo di aneddoti all'estremità destra della fila .
    Si tratta di un reperto di inestimabile valore ; sarà mai possibile pubblicarne qualche contenuto ?

    Giorgio

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  2. Anonimo20:52

    Mai visto!
    Io questo quaderno lo vedo oggi per la prima volta e questa è una dimostrazione dei diversi "mondi" che costituivano la nostra classe.
    Voi del terzo mondo ( inteso come fila )facevate chissà cosa a ns insaputa .
    Comunque ,per rimediare ,mettete qualcosa in rete.
    Ciao a tutti Paola

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  3. Anonimo12:56

    Piccolo gioco della memoria... secondo me il punto perplesso non è roba nostra .. è tratto da un libro .. chi si ricorda quale?
    ciao a tutti

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  4. Anonimo17:36

    A quelli della terza fila: quale credo vi induceva a privare noi poverelle in fanteria di tal goduria ?!? Proprio degli egoistoni, classisti e maschilisti: vedete di conquistarvi il perdono rendendoci parecipi delle vostre risate, che desidereremmo condividere, nostro malgrado dopo nientepopodimeno che 1/4 di secolo.
    Nonostante tutto un abbraccio, anche e soprattutto agli sfacimme delle retroguardie.

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  5. Anonimo18:10

    Secondo me era una sottile vendetta visto che non ci calcolavate per niente rivolgendo le vostre attenzioni ai ragazzi più grandi... comunque .. acqwua passata non macina più...
    A proposito ... Cosa significa sfacimme ? Wikipedia non aiuta e ad occhio non sembra proprio un termine Tedesco di Germania.
    Ciao

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  6. Anonimo21:50

    Ah .... cosi te me a conti ... però il non calcolarsi mi sembrava reciproco ....
    SFACIMME è napoletano verace o comunque campano. Dopo averlo imparato proprio a Berlino ed essermene impossessata, sabato 16 giugno ho colto l'occasione per chiedere spiegazioni piú dettagliate ai nostri Prof, in quanto il livello culturale italo-berlinese é sul medio-basso, quindi non volevo eventualmente usarlo in modo improprio. Dopo lunga ed appassionata discussione con i Signori Scioli e Capelleri ne è emerso che SFACIMME non si puó letterealmente tradurre ma che in senso lato sta per: "birbante, delinquentello,furbacchione, farabbutto, sciagurato" non necessariamente ma frequentemente può avere anche una connotazione di "affetto e simpatia", a seconda del contesto e il modo in cui viene usato. Invece Sara (o Sarah ?°/) mi ha dato una spiegazione che si distanzia da quanto sopra e che però - essendo il blog di dominio pubblico - gradirei non riportare per iscritto. Definizione comunque smentita categoricamente dagli altri Prof partecipi all'interessante lezione di dialetti italiani. Spero di aver risposto in maniera esaudiente alla tua domanda e di aver appagato la tua curiositá....
    A proposito, siccome i nostri PAOLO erano 2, PM e PS, sarebbe bello sapere chi è quando, perchè il più delle volte si capisce, ma talvolta resto un tantino dubbiosa (...°/°/°/...).
    Good Night a tutti!

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  7. Grande Paolo! Mi hai dato proprio un assist per il prossimo "post" e noto con piacere che pure la teresa ne fa uso°/ ciao Angelo

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  8. Viste le mie origini "terroncelle" vorrei dare il mio contributo alla spiegazione del termine SFACIMME usato da Teresa. Il termine si compone della parola FACIMME (che tra l'altro ho sentito usare anche dai miei genitori) che vuol dire FARE, SBRIGARE, LAVORARE e dalla desinenza negativa S-
    Quindi il termine, secondo me, potrebbe significare SFATICATI. Ditemi se sono stato convincente perchè mi sono inventato tutto. Ciao Angelo

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  9. Anonimo12:00

    Teresa hai ragione! ... sto sfacimme de omo, volendo risparmiare sui caratteri da digitare, ha omesso di specificare il cognome. Prometto che da ora in avanti aggiungerò una M chiarificatrice (per evitare questo problema ho chiamato mia figlia Marisol ... ed anche Alice a suo tempo era un nome abbastanza raro ma poi è venuta fuori la Telecom con la ADSL ed è diventato popolarissimo).
    In ogni caso, fino ad oggi, tutti i commenti firmati "paolo" sono in realtà di paolo M ... mentre paolo S non si è ancora fatto sentire.
    Ciao a tutti

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  10. Anonimo14:27

    ...sempre a proposito del nome di mia figlia Alice ... l'altro giorno mi ha chiesto ... ma papà, io sono punto it o punto com.
    Colto di sorpresa ed anche un po'incazzato le ho detto "tu sei punto e basta"

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  11. Anonimo14:36

    Ad Angelo: da un punto di vista prettamente semantico hai ragione, anch'io usavo e talvolta ancor uso volentieri "sfacimme" in questo senso, anche perchè lo trovo estremamente onomatopeico, soprattutto se pronunciato alla napoletana. Oggi però il termine ha veramente un altro significato, ovvero quello evidenziato dalla simpaticissima componente meridionale dei nostri insegnanti: evidentemente nel corso degli anni si è evoluto distaccandosi dal suo significato etimologico .... Detto ciò mi farei anche una fumatina con un bel bicchiere di rosso, magari una lacrima cristi, per restare in tema. Salute!

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