sabato 18 agosto 2007

L'angolo della Mandragola


Questa è il primo appuntamento con la “Mandragola” quaderno di pensieri ma soprattutto di vignette che occupava l’attenzione e il tempo di noi quintaioli liceali, almeno quelli dell’ultima fila. Testimonianze DOC.. Ogni settimana pubblicheremo una vignetta e una massima. Per una settimana sarà possibile commentare la vignetta. Buon Divertimento reduci.

Massima della settimana:
“E come disse quel filosofo parlando con Chiesurin: VA’NINI”

GIANNI

Intanto pensate chi sono gli autori?

9 commenti:

  1. Anonimo11:33

    Che dire di questa vignetta, probabilmente la frase "semo tuti schiopai" riassume lo stato d'animo di quell'anno, ma in fondo direi che oggi è ancora lo stesso, almeno per me.
    Per capire il significato di questa frase consiglierei a tutti di ripassare l'ascolto della canzone "son s'ciopaa" (lui lo scrive così) del mitico Enzo Jannacci (possibilmente la versione "30 anni senza andare fuori tempo"). Frasi come "...hai presente un canotto, mordicchiato da un dobermann..." sono degne di entrare nella letteratura demenziale (ovviamente) e assurda al pari di un Beckett Ionesco Pinter... stò forse esagerando?
    ciao Angelo

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  2. Anonimo09:28

    A proposito del filosofo Giulio Cesare Vanini (1585 – 1619)riporto due citazioni:

    Se Dio vuole i peccati, allora è lui che li commette; se non li vuole, essi vengono tuttavia commessi. Quindi o egli è imprevidente o impotente, oppure è crudele, perché o non sa o trascura di compiere quello che vuole. (da Amphitheatrum aeternae Providentiae, exercit. 16, p. 103)


    Se Dio non volesse che nel mondo avessero luogo le peggiori e le più indegne azioni, senza alcun dubbio egli, con un solo cenno, caccerebbe e bandirebbe dai confini del mondo tutte le azioni ignominiose: chi di noi può opporre resistenza alla volontà divina? Come si può pensare che i delitti vengano commessi contro la volontà di Dio, se egli dà agli scellerati, nel momento di commettere un delitto, la forza a ciò necessaria? Ma se l'uomo si perde contro la volontà di Dio, allora Dio è più debole dell'uomo, il quale gli si oppone e ne ha la forza. Se ne deduce che Dio vuole il mondo qual è: se ne volesse uno migliore, lo potrebbe avere. (da Amphitheatrum aeternae Providentiae, exercit. 16, p. 104)

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  3. Anonimo15:22

    Interessante e molto logigo, il pensiero non fa una grinza, sempre partendo dal presupposto che Dio esista. Forse il problema sta a monte....

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  4. Anonimo14:58

    Ragazzi non potete pretendere troppo dal VA' NINI, uno studioso di teologia del 1500.
    Come la Scioli insegna, dovremo attendere Woody Allen nel 1900 per avere una prospettiva più ampia:

    Io non so se Dio esiste. Ma se esiste, spero che abbia una buona scusa

    Comunque sono domande alle quali non è facile dare una risposta... sopratutto quando a farti queste domande è una bambina di otto anni che ha ottimo in religione e rimane affascinata dalle storie sacre della Bibbia e dei Vangeli.
    Cosa rispondi? Che la stanno prendendo per il culo? Preferisco glissare, darle un bacino e dirle che sono delle storie bellissime e che Dio è un grande ed affascinante mistero.

    Comunque non vorrei spostare il dibattito di questo Post che doveva essere dedicato alla vignetta in oggetto dove si cita una tale Rafaela, una sacra icona del nostro periodo liceale, capace di ispirare vignette e poesie di uno lirismo straordinario.
    Non ricordo esattamente il volto ( e probabilmente non la riconoscerei incontrandola per la strada) ma ricordo il giorno in cui Ciquito l'aiutò a scavalcare la mura del liceo. Ne scaturì un sonetto di grande livello artistico.
    Poi sul mito di Gianni donnaiolo sarebbe da discuterne per giorni ... ma dopo Dio e la madonna non mi pare il caso di infierire sul messia.
    Baci Paolo

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  5. Anonimo13:20

    Ma lo sai Paolo che scrivi proprio bene? Mi piace il tuo stile e visto che mi hai stuzzicato con la bellissima battuta su Dio di Woody Allen ti cito questa, sempre del medesimo autore: "l'eternità è molto lunga, soprattutto verso la fine". Chiudiamo la parentesi Allen in attesa che intervenga il ben più esperto in materia, Gianni, che tra l'altro potrebbe svelarci qualcosa di più su stà Rafaéa di cui anch'io non ricordo più il volto. La vignetta che dice che sarei dovuto uscire sabato con stà Rafaéa, ovviamente si collega alla battuta di Woody Allen sull'eternità. ciao a tutti Angelo

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  6. Anonimo14:35

    ...a proposito, molto interessante Giulio Cesare Vanini che, giustamente, dovrà meritare un post tutto suo. Caro Paolo non lascerei cadere la cosa: l'argomento è molto ghiotto.

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  7. Anonimo09:14

    Angelo, quale è l'argomento molto ghiotto? Il Vanini, Dio o "stà Rafaéa" ?
    Il primo certamente aveva del fegato, visto che a quei tempi a dire certe cose si rischiava di finire arrostito. Sul secondo, come si è detto, mantengo un certo agnosticismo perplesso, ma sarei molto favorevole ad incontrarlo. Quindi se qualcuno ha il suo numero di telefono o la sua mail si faccia avanti, nel Blog c'è spazio per tutti.
    Per quanto riguarda "sta Rafaéa" della vignetta non ho molto da aggiungere. Se ricordo bene era uno dei miti secsi del nostro liceo che al tempo, con il significativo contributo dei vicini di casa del classico, pullulava di belle ragazze in passeggiata sul cortile.
    Un cortile costantemente monitorato da noi quintaioli con il privilegio di una la classe "con vista" al primo piano .

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  8. Anonimo12:36

    'sto paolomazza scrive veramente troppo bene ...

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  9. Anonimo23:51

    Chiamato in causa non posso non tirarmi indietro...
    Primo punto: Dio. Visto che andiamo a citazioni eccone alcune, sempre di uno dei maggiori esperti in circolazione:
    "Dio è morto. Marx pure ed anch'io non mi sento tanto bene"
    "Tu mi dai fastidio perchè ti credi tanto un Dio! - Bè', dovrò pur prendere un modello a cui ispirarmi, no?"
    "Sono un ateo teologico esistenziale. Credo in un'intelligenza nell'universo, ad eccezione di qualche cantone svizzero"
    "Se solo Dio mi desse qualche segno... se solo mi parlasse una volta... che so io: una frase, due parole, un colpo di tosse...!"
    "Dio esiste. Siamo fatti a sua immagine. - E io sarei a sua immagine? Guardami. Credi che lui porti gli occhiali?"
    "Se viene fuori che c'è un Dio, io non credo che sia cattivo. Il peggio che si può dire di lui è che fondamentalmente è un disadattato".
    "Non solo Dio non esiste, ma provate a trovare un idraulico nel weekend!"
    Sicuramente avrete riconosciuto lo stile di Woody Allen. Impareggiabile.
    Secondo punto.
    La Rafaea o Rafaela: si dovrebbe discutere delle origini del mito, dell'uno e di plotino (ma su questo torneremo sulle prossime puntate), comunque la si guardi rimane un'associazione di idee nell'immaginario collettivo dell'ultima fila, ma a parte queste digressioni, resta la domanda fondamentale: angelo come è andata sabato con la rafaea? Questo i bloggers di oggi reduci di ieri vorrebero sapere.
    Punto tre.
    Vanini. Interessante, erudita l'intervento di Paolì (sempre pronto a sorprendere), ma quel Vanini là io non lo mai coperto, conosco invece un altro Vanini non so se ancora vivente che nell'unico suo libro mai pubblicato postumo asseriva che:
    "Io ho conosciuto Dio. Per un certo periodo ci siamo pure frequentati. Un tipo un po' pignolo. Ci trovavamo in piazza, al cinema e a volte anche al bar (non ero molto occupato quel periodo). Andavamo anche dallo stesso sarto, ma era davvero incontentabile. Poi ci siamo persi di vista, sapete come vanno queste cose, il lavoro, la famiglia e non hai più tempo. Poi un giorno l'ho rivisto, madonna come era invecchiato. Peccato che non mi ha riconosciuto" (da Memorie di un impiegato sottile p.44)

    A questo punto un saluto a tutti i reduci e appuntamento alla prossima vignetta della mandragola.
    Gianni

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