1) SAN VITO LO CAPO dove dicono che sia la
spiaggia più bella d'Italia, sabbia bianca e finissima che ricorda
quelle dei Caraibi. Assieme a Scopello fa parte della Riserva
dello Zingaro un territorio vasto dove si snodano numerosi
itinerari naturalistici da fare a piedi ma io ricordo a tutti che a
San Vito lo Capo si svolge anche il "cus-cus fest" quindi
abbiamo altre incombenze da svolgere.
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2) il TEMPIO DI SEGESTA esempio più che mai
didattico del periodo classico greco (Vsec.a.C.) e raro esempio di
conservazione dell'intero colonnato e della trabeazione. Di fronte,
scavato sulla vetta del Monte Barbaro (431mt) si erge il Teatro
Greco.
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3) ERICE, borgo medievale a pianta triangolare
costruito in cima al monte San Giuliano e circondato da antiche mura.
In centro si trova il Castello di Pepoli e Venere di epoca
normanna e sorto sui resti di un Tempio più antico. C'è poi la
Chiesa Matrice del 1314 con un bel rosone. Questo borgo è una
chicca, ma immancabile sarà la tappa alla pasticceria di Maria
Grammatico per assaporare le sue genovesi alla crema. Dal
belvedere di Erice si gode una vista su
tutta la Sicilia da Pantelleria all'Etna, foschia permettendo. In
piazza si trova una curiosa "panchina degli innamorati"
(quando saremo lì carpiremo il perchè).
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4) MARSALA città di origine cartaginese, fu
conquistata dai romani con la prima guerra punica e successivamente
dagli arabi nel 830 e dai normanni nel medioevo. Marsala è oggi il
maggior centro di produzione vitivinicola della Sicilia e una visita
guidata alla Cantine Florio è praticamente d'obbligo.
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5) l'ISOLA DI MOZIA, si
tratta di un'isola dove sono stati rinvenuti i resti
archeologici più antichi della Sicilia infatti risalgono alla
civiltà Fenicia, più antica di quella greca. Questi reperti
eccezionali sono conservati nel Museo
Whitaker. Costui fu un personaggio inglese, appassionato
di archeologia, che si arricchì col commercio del vino Marsala e
divenne proprietario dell'isola.
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6) le SALINE DI TRAPANI città di origine
cartaginese che si affaccia sul mare. Dal XII secolo gli abitanti
della zona iniziarono la lavorazione e la produzione del sale che
quindi qui ha una tradizione antichissima. Numerose sono le saline e
una delle più belle si trova nella Riserva
Naturale di Stagnone che merita una visita, magari al
tramonto dove potremo fare delle foto suggestive dei coni si sale tra
i mulini a vento utilizzati per pompare l'acqua. Una curiosità che
forse qualcuno della salina riuscirà a spiegarci meglio: non
tutti i sali hanno lo stesso sapore. Quello di Trapani è
considerato il migliore d'Italia e forse riusciremo ad assaggiare
anche il "fiocco di sale".
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7) MAZARA DEL VALLO sulla strada che da Marsala
va ad Agrigento, lungocosta, troviamo Mazara del Vallo che merita una
tappa per visitare il museo del Satiro
Danzante. Questa statua in bronzo fu ripescata per caso da
un peschereccio nel 1998 e rappresenta un rarissimo esempio di statua
bronzea greca.
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8) SELINUNTE acropoli greca fondata nel VII sec.
a.C. su un promontorio a pochi passi dal mare tra Marsala e
Agrigento. Qui si trova il più grande parco archeologico d'Europa
con numerosissimi Templi tra i quali spiccano quello ad Apollo
580a.C. (tempio C), ad Athena 560a.C.
(tempio F), ad Era 490a.C. (tempio
E). Questi templi che hanno resistito per secoli all'erosione
delle intemperie e a tutti i sismi della zona, ci documentano ancora
oggi come era la vita in una polis greca e poi vedremo dal
vivo l'originale, vero stile Dorico,
il più antico stile architettonico della grecia caratterizzato dalla
semplicità, senso dell'ordine, assenza di fronzoli, assoluta
celebrazione dell'immortalità divina.
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9) SCIACCA (dall'arabo as-Saqah) città greca
sede di terme (Termae Selinuntinae) le cui acque e grotte
calde di vapori fuoriuscenti dal monte San Calogero erano note fin
dai tempi preistorici. Questa città fu valorizzata nel periodo
romano ed ebbe un grande fiorire nel periodo arabo la cui influenza è
ancora ben visibile in ogni quartiere della città. Oltre al monte
Calogero con le sue "stufe" termali merita una visita il
bizzarro Castello Incantato
(migliaia di teste scolpite nella roccia da un contadino) e anche una
visita al porto dove di fronte apparve e scomparve nel 1831 l'isola
Ferdinandea dopo un'eruzione vulcanica ...a ricordarci che la
Sicilia è una terra geologicamente molto attiva...
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10) AGRIGENTO questa città fu un'antica colonia
greca (Akragas 581a.C.) i cui resti eccezionali possono essere
ammirati nella VALLE DEI TEMPLI che
rappresenta un sito archeologico di attrattiva mondiale, inserita
dall'Unesco tra i patrimoni dell'umanità. Tra i meglio conservati
troviamo il Tempio della Concordia e il Tempio di Giunone
entrambi del Vsec.a.C. in puro stile Dorico. Vengono organizzate
anche delle visite guidate serali con i templi illuminati,
suggestivo.
C'è poi l'Agrigento arroccata sul promontorio, ricca di
rimescolanze romane (Agrigentum) bizantine, arabe e normanne e
in cui spicca un volto principalmente medievale.
Di particolare interesse è la Cattedrale
gotica (XI sec.d.C.) che meriterà una visita al suo interno non
fosse solo per sperimentare quel curioso fenomeno acustico del
"portavoce" tra
l'ingresso e l'abside che dista 82metri. Vi è poi il Monastero
di Santo Spirito con la sua chiesa chiamata Badia
Grande (quella delle
suore del cus-cus dolce) e un chiostro che dicono meriti da solo una
visita.
Fulcro animato della città è Piazza
Vittorio Emanuele interessante perchè è una piazza di fine
ottocento sorta sul riempimento di un solco antico (apertura di
Empedocle) che era stato fatto per permettere al vento di
tramontana di attraversare il promontorio e rinfrescare la valle
sottostante. Sarà per questo che la Valle dei Templi è la zona
della Sicilia dove si raggiungono i record di temperatura estiva? (a
proposito... ricordarsi di portare un cappello).
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11) i VULCANETTI DI MACALUBE, una piana (Riserva
naturale Macalube di Aragona) situata ad una cinquantina di
chilometri a nord di Agrigento verso Palermo, SS189 uscita Comitini
verso l'abitato di Aragona, dove si può ammirare questo interessante
fenomeno geologico. Si tratta di piccoli coni vulcanici, alti al
massimo un metro, che emettono bolle di gas metano e fango di acqua e
argilla. Ancora una volta si evidenzia l'intensa attività geologica
dell'area Siciliana.
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