domenica 25 dicembre 2011

Auguri reduci !!!!!


Carissimi reduci, l'anno sta volgendo al termine e ci trova tutti indaffarati in mille cose, alcuni addirittura in avanscoperta in terra Sicula per valutare una possibile destinazione per la prossima gita. Anche se non ci sarà la tradizionale cena di fine anno ci troviamo idealmente riuniti attorno ai mille ricordi dei momenti vissuti assieme (per questa volta vi risparmio la lista!) .
Alcuni messaggi di auguri sono già arrivati su questo Blog; ci hanno reso felici e per un istante telematicamente più vicini.
Auguri a tutti di buon natale, buon anno, buone gite… buona vita

mercoledì 21 settembre 2011

Ultime da Napoli







Il Mattino.it di Napoli


Edizione online del 5 settembre 2011
Festa di San Gennaro, lunedì show diAlessandro Siani in piazza Plebiscito


























NAPOLI - Festa di San Gennaro con Alessandro Siani: per la festa patronale della città di Napoli, il popolare attore comico debutterà in piazza del Plebiscito (19 settembre dalle 21), con un "one man show"....



Il Tesoro del Vesuvio, mito o realtà. Dal nostro inviato speciale.



NAPOLI - Forse non tutti sanno che…
Era oramai calata la notte, la luna risplendeva sulla piana e gli antichi muri di antiche gesta, letteralmente consumati dal tempo e dall’incuria, proiettavano sinistre ombre… ma questa è un’altra storia.
La notte era chiara, illuminata dalla stessa luna, la strada finiva dove incominciava il sentiero. Oramai nessuno si aggirava nei dintorni e il chiostro-bar-biglietteria-souvenir shop ecc. ecc. era chiuso e silenzioso. Il rumore del motorino squarciò il silenzio della notte come un tornado nei cieli del sud, marmitta bucata, splendida per romboare per le stradine del quartiere, non proprio adatta per passare inosservati dove non passa nessuno. Pensò così Peppino, scendendo dallo scooter nuovo di pallino che aveva appena soffiato in piazza Amedeo e guardando Ciro che si divertiva a far sgommare le gomme in un concerto di brrrrrom e schssssssss. “Smettila cretino!” “Vuoi svegliare tutti i cristi e i diavoli di sta terra!?” Ciro che non aveva un’aria proprio sveglia guardò duro Peppino ricambiando le sue parole con un sonoro ‘fanculo! Hai portato tutto quello che ti ho detto? – riprese Peppino – guardando Ciro che parcheggiato uno scooter dal colore imprecisato e dalle ammaccature non contabili, portava una sacca deforme e rumorosa. La risposta fu uno sgrunf e i due si incamminarono su per il sentiero che risaliva dapprima ripido poi un po’ più dolcemente per il fianco della montagna. Sulla sinistra rischiarata dalla luce lunare il profilo del monte somma. Superato un altro chiostro-bar-souvenir shop-centro guide, si fermarono come impietriti di fronte alla bocca spalancata che si estendeva al di fuori dello sguardo. Non era la prima volta che affrontavano il vesuvio di notte, ma ogni volta restavano per un tempo indefinito, fermi immobili sul bordo del cratere, come se una forza invisibile catturasse ogni loro energia e li attirasse nel fondo buio e profondo. Peppino fu il primo che si scrollò di dosso quella sensazione muta e richiamò l’amico, ancora un centinaio di metri, e si trovarono all’ultimo punto di ristoro. Allora – disse Peppino – ripeti quello che mi hai detto. Ciro lo guardò come si guarda un professore che ti fa la domanda che vale un sei in pagella e attaccò: Mi ha detto mio cugino Gennariello che un suo amico ha sentito da Fernando che suo fratello ci ha detto che suo cugino di seconda, quello che ha sposato rosalina, ha un fratello che lavora alla pizzeria di piazza umberto primo che c’erano dei turisti, che non erano proprio dei turisti ma sembravano degli studiosi, che hanno parlato del tesoro, che poi hanno tirato fuori la mappa e domani vengono a prenderlo; lui ha visto la mappa e l’ha copiata fingendo di passare vicino al tavolo sulla tovaglietta della pizzeria. Eccola. E tirò fuori una tovaglietta spiegazzata, ancora unta di pomodoro e olio.
Allora contiamo disse Peppino, conta tu, riprese Ciro, che sai che dopo i venti mi confondo. Uno, due, tre… venticinque, ventisei…quarantadue, quarantatre… sessantuno, sessantadue… ottanta, ottantuno…. Novantanove e cento! Guardando la mappa e poi per terra, per terra e poi la mappa, Peppino esclamò – deve essere qui vicino, cerca una pietra grande, una piccola e una media vicino al cratere. Illuminarono il margine del cratere quindi zigzagando con le torce illuminarono una roccia che doveva essere quella grande e poi quella media, tra loro c’erano diverse rocce più piccole. – Dai tira fuori gli attrezzi – ordinò Peppino a Ciro – e comincia a scavare. Rumori di pala e picca riecheggiavano nella notte fonda sotto lo sguardo indiscreto di una lucertola verde che fissava i due intenti a lavorare. Dopo un tempo, che a Ciro sembrò, interminabile, Peppino si fermò improvvisamente pala in mano, quasi tremante un po’ per lo sforzo un po’ per l’emozione – gu..gu..gu..guarda Ciro! I due si protesero sulla piccola buca scavata tra altre venti e stettero un po’ storditi, ma con uno strano sorriso, dai denti sdentati. Qualcosa scintillava nell’oscurità.
Un improvviso bagliore illuminò la notte. Uno strano rumore come di metallo che stride squarciò il silenzio. Poi più nulla. Sul bordo del cratere non c’era più l’ombra di nessuno, scomparsi gli attrezzi, solo uno sguardo attento avrebbe notato qualche pietra spostata, ma di buche niente.
Questa la descrizione fatta dal nostro inviato. Dei due scugnizzi non è dato sapere dove siano andati. La fonte del racconto, anonima, assicura che non hanno dormito a casa loro, quella notte. Lo stesso informatore, che cita come fonte del racconto, i fondi del caffè della colazione del mattino, si è recato il giorno dopo sul posto, e anonimamente ha osservato, uno strano gruppo di turisti, circa una ventina, ha contato, con alcuni ragazzini, che cercavano in modo sospetto ai margini del cratere proprio dove la mappa indicava il tesoro, ma delusi tornavano al pulman, a mani vuote.
Ai nostri lettori l’ardito compito di giudicare. Il tesoro esiste davvero? E’ stato trovato da Ciro e Peppino che ora prendono il sole a Posillipo? Altre vittime della caccia al Tesoro che si aggiungono alle precedenti scomparse? Vesuvio = triangolo delle Bermude?
Per il momento sono solo supposizioni, ma si sa, dietro ogni leggenda si nasconde sempre la verità!

No a richiesta indennità, anziano entra negli uffici Inps con bottiglia di benzina
NAPOLI - Aveva richiesto l'erogazione delle indennità accessorie al suo assegno di pensione ma la domanda, dopo le verifiche, era stata respinta. Così un pensionato, "armato" di una bottiglia di benzina si è recato negli uffici Inps dei Camaldoli...
Il Comune censura il poster anti-DuceRivolta degli artisti: siamo antifascistiLa Mussolini: sono solo due imbecilli






















NAPOLI - Due artisti napoletani espongono in città un maxi-poster choc del Duce pensato per la Biennale di Venezia con la scritta «Nessuna luce mio Duce» - prontamente fatto rimuovere dal Comune - per sollecitare la chiusura del mausoleo di Predappio. Ed esplode la polemica....



Abusi edilizi, doppia operazione deivigili a Pianura e Secondigliano
NAPOLI - Operazione antiabusivismo della polizia municipale di Napoli. Gli uomini dell'unità operativa di Soccavo, ieri mattina, mentre era impegnati in attività di controllo del territorio hanno riscontrato a Pianura la violazione dei sigilli di un immobile...

martedì 6 settembre 2011

Napoli 2011 - il resoconto dei Reduci82


Ancora una volta i Reduci82 hanno superato se stessi. Quella di Napoli infatti, poteva essere una trasferta difficile da affrontare e invece ci siamo divertiti alla grande. Tre giorni intensi in cui abbiamo potuto apprezzare le qualità storico-artistiche di questa bella città e dei suoi abitanti gentili e accomodanti. 

Direi che siamo stati sempre a nostro agio e più di una volta siamo stati anche perseguitati dalla fortuna, come quella sera che siamo arrivati, quasi in chiusura, al belvedere di Castel Sant'Elmo e abbiamo potuto godere del bel tramonto sul golfo.  Ecco, la cosa che più mi ha colpito di Napoli è la sua inscindibilità col contesto naturale del luogo in cui si trova.  Cioè non c'è il monumento grandioso da ricordare ma c'è la città intera. Quindi il mio ricordo più bello è la vista di Napoli sul Golfo e il Vesuvio sullo sfondo.  

La cosa che mi è piaciuta di più della gita è invece stare col gruppo in cima al Vesuvio. Percepire la propria impermanentibilità (forse ho coniato un nuovo brutto avverbio!) di fronte a quel gigante dormiente che è il vero padrone del luogo.  

E ora tocca a voi. Scrivete quale fra tutte le cose viste, rappresenta maggiormente la città di Napoli e cosa vi è piaciuto di più di questa gita. 
Un saluto a tutti i Reduci82 e ai MiniReduci.

sabato 27 agosto 2011

I Reduci82 e il Tesoro del Vesuvio


Il titolo sembra un film di Indiana Jones e allora a questo punto facciamo partire anche la sigla, ovviamente del nostro amico Napoletano:

"Ciuuurmaaaaaa.... questo silenzio cos'è! --- Sveegliaaa... tutti a rapporto da me!"
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Ma questa volta la ciurma di pirati siamo noi e il Capitan Uncino non c'è!
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La storia è questa:

...già da tanto tempo si stava favoleggiando nell'ambiente, dell'esistenza di una mappa di un fantomatico tesoro che qualcuno avrebbe nascosto ai bordi del cratere partenopeo, ormai da tempo immemore...

...sembrava solo una leggenda. Molti non ci avevano mai creduto e sinceramente tutta la storia usciva troppo dagli schemi classici... ma quale tesoro... ma quale pirata...

Ebbene... questa mappa invece è saltata fuori.... e c'ha pure la "X" che indica il punto dove scavare.

Quale incredibile occasione allora per pubblicare un nuovo post dal titolo: "I Reduci82 e il Tesoro del Vesuvio".

Ok, fatto!

Sembra un film: il titolo c'è, la mappa pure, ora serve il resto (foto e video della spedizione).

Cari amici Reduci82 e soprattutto Minireduci questa volta scateniamoci!!!

p.s.(1) Attenzione a non svegliare il Vesuvio!!!!
p.s.(2) Attenzione a non scavare una buca troppo profonda....



giovedì 25 agosto 2011

Napoli 2011


Napoli è stata definita una città multistrato e senz'altro da un punto di vista archeologico lo è. Se avremo l'occasione di vedere qualche scavo potremo renderci conto di quanta storia ha visto questa città. Dal periodo greco-cumano (Neapolis 600 a.C.)  al periodo romano (300 a.C.) bizantino, normanno e poi il dominio degli angioini (1100) e degli aragonesi (1400), il regno austriaco (1700), e poi quello dei Borboni (1734) e infine il regno d'Italia con i Mille di Garibaldi (1861).  

Sto sfogliando la guida di Napoli e con la piantina sottomano, ho pensato di descrivere, a grandi linee, un itinerario libero che ci permetta di vedere quante più cose interessanti di questa città. 

Partiamo percorrendo via Dei Tribunali, siamo in pieno centro storico, e incrociamo subito il DUOMO DI NAPOLI ovverosia la cattedrale edificata alla fine del 1200 su una chiesa paleocristiana e modificata poi nel 1500 e nel 1600 per accogliere le reliquie di San Gennaro. Chi non ha mai sentito parlare del "miracolo del sangue" e del "tesoro di San Gennaro". Se vogliamo fare una breve visita, il duomo è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 14 (biglietto 6 euro)


Di fronte al Duomo c'è la chiesetta del Pio Monte della Misericordia dove potremo ammirare fugacemente la tela dell'altare maggiore "le sette opere della misericordia" un capolavoro del Caravaggio.

Continuiamo per via S.Biagio dei Librai e via Benedetto Croce, rettilineo noto come "SPACCANAPOLI" cuore della Napoli più antica (greco-romana) definita anche "un museo all'aperto". 

Fermiamoci alla CAPPELLA DI SAN SEVERO dove è conservato il "Cristo velato" opera scultorea del napoletano Giuseppe Sanmartino (1753) e che da sempre è circondata da questo mistero: il velo adagiato sul corpo è scolpito con tale realismo che qualcuno ritiene che sia un tessuto reale trasformato in marmo da un alchimismo segreto. Direi di andare a verificare. Aperta dalle 10:00 alle 17:40 domenica dalle 10:00 alle 13:10 chiusa il martedì (ingresso 6,00 euro).


Usciamo in Piazza San Domenico Maggiore dove si trova la famosa pasticceria Scaturchio, fermata obbligatoria per provare le tipiche sfogliatelle, i babà e la pastiera napoletana (quella con la ricotta).


Raggiungiamo Piazza del Gesù Nuovo e il complesso di SANTA CHIARA. Quindi possiamo immetterci in via Toledo la più celebre via di Napoli, la via dello shopping, la via che delimita la zona dei Quartieri Spagnoli poco raccomandabili per turisti poco accorti.
Via Toledo ci porta in PIAZZA PLEBISCITO dove sarà giunta l'ora per una pausa caffè. Qui ci sono i bar che fanno il caffè più buono al mondo…


Saltino veloce per vedere l'Antica Pizzeria Brandi, dove nel 1889 fu inventata, in onore della regina Margherita, moglie di Umberto I, la pizza margherita ideata appunto con il tricolore basilico-pomodoro-mozzarella. Quindi passiamo davanti al Palazzo Reale, edificio del 1600 sede della biblioteca nazionale e museo delle stanze reali. Poi il Teatro San Carlo e la GALLERIA UMBERTO I (con la cupola in ferro e vetro alta 57mt.).


Giungiamo al CASTEL NUOVO detto anche Maschio Angioino, fortezza che risale al 1279 e oggi sede del Museo Civico con sale museo come la famosa Sala dei Baroni. Nel cortile si svolgono spettacoli e concerti. Orario Lun-Sab 9:00-19:00 Dom chiuso (ingresso 5,00euro).  Poco più avanti c'è piazza Municipio.


Da dietro la Galleria Umberto I parte la funicolare che porta sul VOMERO, il posto ideale per una visione panoramica al tramonto del Golfo di Napoli compreso il Vesuvio.


Giro del Castel S.Elmo e della Certosa di San Martino quindi cena in una tipica pizzeria napoletana (mi hanno consigliato Trianon al Vomero).


La prima giornata virtuale a Napoli finisce qui, poi nella pratica, sarà tutta un'altra cosa… 

Fatemi sapere anche le vostre proposte. 

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La seconda giornata a Napoli sarà focalizzata sulla visita a Pompei e la gita sul Vesuvio. 
In questo caso mi affiderei ad un'agenzia dell'albergo che quindi ci sgraverà delle eventuali code per prendere i biglietti e del problema degli spostamenti.
Un autobus potrà venire a prelevarci in albergo, diciamo verso le 10:00 per condurci agli scavi archeologici di Pompei dove faremo una visita guidata. Poi, dopo la pausa pranzo, ci porterà sul Vesuvio nel parcheggio a quota 1000mt.  e da lì proseguiremo a piedi fino alla bocca del cratere a quota 1200mt. Si tratta di una camminata semplice di 30min. ma da evitare le scarpe coi tacchi. 

La quota di partecipazione dovremo contrattarla in albergo in base a quanti saremo. Sappiamo che l'ingresso a Pompei costa 11,00euro (gratis per <18anni e >65anni) e l'ingresso al Vesuvio dovrebbe costare 6,50euro. In internet ho visto che alcuni tour chiedono 89,00euro tutto incluso: trasferimenti, ingressi, visita guidata, pranzo con pizza e bibita. Ma comunque vedremo là come gestircela. Il rientro in hotel è previsto per le ore 17:00.

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Parlerò ora di altri siti di interesse che come dei "jolly" potremo inserire durante gli spostamenti oppure potrebbero sostituire delle tappe dell'itinerario. 
In effetti man mano che scrivevo mi accorgevo che c'erano sempre più cose da vedere e ovviamente i giorni a disposizione sono pochi.

CASTEL DELL'OVO, altro simbolo di Napoli, uno degli edifici più antichi, risalente al I°secolo a.C. anche se, ovviamente pluri-rimaneggiato nel tempo. Costituito da tufo giallo è circordato anche lui da una immancabile leggenda che in questo caso è quella dell'uovo. Oggi è sede del Museo di Etnopreistoria. Orario Lun-Sab 8:30-18:00 Dom 8:30-14:00 (ingresso libero)
Dal castello si può percorrere il lungomare verso Mergellina, borgo di pescatori ai piedi della collina di Posillipo.



La NAPOLI SOTTERRANEA, praticamente una seconda città che si è sviluppata svuotando nei secoli il tufo del sottosuolo che è servito a costruire la Napoli di Superficie. Sessanta chilometri quadrati di cunicoli e ampi spazi a 40 metri sotto il suolo, che furono utilizzati come catacombe, cisterne o ricoveri durante la guerra. 

Ci sono due ingressi: uno principale in piazza San Gaetano (a sx della chiesa di S.Paolo Maggiore) orario visite lun-ven 12:00, 14:00 e16:00, il giovedì anche alle 21:00. Sabato, domenica e festivi 10:00, 12:00, 14:00, 16:00 e 18:00. L'escursione dura circa 2ore.

L'altro ingresso è in Piazza Trieste e Trento (di fronte al Bar Gambrinus) orario visite giovedì ore 21:00, sabato 10:00, 12:00 e 18:00, domenica e festivi 10:00, 11:00, 12:00 e 18:00. L'escursione dura circa 1ora (l'ingresso dovrebbe essere 10,00 euro).


Il MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE di Napoli è uno dei più importanti al mondo per la qualità e la quantità delle opere che custodisce. Certi reperti si possono vedere solo qui e mi riferisco soprattutto ad alcuni mosaici famosi provenienti da Pompei come "La battaglia di Alessandro il Grande contro Dario" e alcuni affreschi sempre Pompeiani come "Saffo, la fanciulla con lo stilo" oppure "Paquio Proculo e moglie"  -- orario Mar chiuso, Mer-Lun 8:30-19:30 (ingresso 6,50 euro)


Il MUSEO DI CAPODIMONTE è uno dei pochi musei al mondo dove è possibile spaziare dall'arte antica del '500 (Raffaello, Tiziano, Bruegel ecc… delle collezioni Farnese e Borbone) fino all'arte contemporanea tra cui ricordiamo il VESUVIUS di Andy Warhol. -- orario Mer chiuso, Gio-Mar 8:30-19:30 (ingresso 7,50 euro)

Concludo questo lungo post rispondendo in anticipo alla vostra unica, pressante domanda che da un pò vi stà rimbalzando nel cervello: "ovviamente non potremo vedere tutto!!!"
…comunque vada sarà divertente! 

Ciao belleteste (espressione rubata al mitico Zapmangusta!).
Angelo.

martedì 17 maggio 2011

Atrium of the Cuma's Sibyl



Proceeding from the Campi Flegrei there's the archaeological site of Cuma.
Here during the VIIIth century b.C. landed the greeks form the nearby island of Pythecusa ( Ischia), the first towns of the Magna Grecia in the bay of Naples and in the upper part of the tyrrenean sea.

Cuma was founded on the top of a hill right on the sea, from the which it dominated the coast and played a vital role in spreading the Hellenic culture.
After the collapse of the Roman Empire, it was progressively abandoned for becoming a safe shelter for pirates and Saracens and for this reason destroyed by an alliance of close cities in the Xth century.

Tradition recognizes in one of its tunnels the Atrium of the Sibyl where the greek hero Enea was announced a glorious destiny that will lead him to found the eternal Rome.
Acropoli’s ruins deserve a visit if you love archaeology and wild sceneries.
(initalytoday.com)