lunedì 25 gennaio 2010

GITA A BARCELLONA: 2°fase


Dopo un veloce e breve giro di consultazioni tra i Reduci82, mi sembra che la migliore scelta di un albergo a Barcellona sia il Novotel City proposto sapientemente da Donatella, ignara, forse, di aver preso una decisione di tale importanza che potrebbe segnarla per tutta la vita (la ringrazieremo mai abbastanza?).

Si tratta di un buon 4 stelle, 267camere, di nuovissima costruzione, anzì sembra che lo inaugurino proprio il 1 marzo 2010.

Con Google street view (di cui la foto sopra) si può in effetti vedere che ci sono ancora lavori in corso davanti all'hotel... ora la domanda nasce spontanea: riusciranno ad aprire per il 1 marzo come promettono???? ...speriamo che la macchina di Google sia passata qualche anno fa.

Comunque, a parte gli scherzi,la catena dei Novotel mi sembra seria, possiamo ancora temporeggiare un pò ma sarebbe meglio che qualcuno cominciasse "ad aprire le danze" e facesse la sua prenotazione (contiamo ancora sullo spirito stile deciso di Donatella) dopodichè seguiranno tutti gli altri (credo).

Per il momento è tutto.

mercoledì 6 gennaio 2010

El Panevìn


Sotto una pioggerellina fina fina si è bruciato ieri sera il panevìn de Susegana, preceduto da uno spettacolo pirotecnico che ha incantato il pubblico soprattutto perchè, come si dice, li abbiamo visti "da sotto".
Alle nove è stato acceso il falò e tutti hanno visto le "fuligne" andare ad ovest e questo, ho sentito vociare, è di buon auspicio per l'anno nuovo.Tra tanta gente siamo riusciti pure a mangiare un pezzo di pinza e a bere un bicchiere di vin brulè.

Erano anni che non vedevo un panevin e mi è ritornato in mente quello di tanti anni fa nel cortile fuori casa dei genitori di Giorgio, anche lì col vin brulè mangiavamo la pinza e i mitici "marcellini" che aveva preparato sua mamma e più tardi si cantava intorno al fuoco mentre le patate in un cartoccio di stagnola cucinavano sotto le "bronze".
ciao Angelo.

venerdì 1 gennaio 2010

Buon 2010 a tutti!

A tutti i reduci un anno frizzante con mille bollicine.
Cin cin, Paolo